sabato 8 settembre 2012

Cosa dire di questo agosto?

Sono i luoghi che parlano di chi ci sta? O siamo noi che ci riflettiamo nei luoghi, ad attraverso essi parliamo a noi stessi?

Una mattina che ero abbagliata dello splendore del sole attraverso le foglie delle piante e tutto mi sembrava brillante come di cristallo, ho avuto un pensiero:

"L' amore di noi esseri umani passa anche attraverso queste cose, ed è necessario."








 Questo giardino appartiene ad una casa bella e difficile, sbattuta quasi tutto l'anno da un magnifico vento che non è fatto per noi umani che ci veniamo una volta tanto, e non riusciamo mai a pranzarci in mezzo, perchè vola tutto.

Quel vento è fatto dall'aria della valle che passa di lì, come un grosso, veloce e impetuoso fiume in salita.
Con lui il vento ci giocano le rocce che sono lì da sempre, come sue madri.
Ci giocano gli alberi che ci sono voluti crescere in mezzo e che lo usano per parlare.
Ci giocano gli uccelli che si librano divertendosi.
Noi siamo ospiti li. In mezzo alla corrente di quell'impetuoso fiume di aria. E la casa lo sa meglio delle nostre ossa che lì la pioggia della stagione fredda arriva violenta e gelida. Quando noi non ci siamo...

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