mercoledì 21 dicembre 2011
martedì 20 dicembre 2011
Marta eterna principiante
Sto studiando.
Osservo il lavoro artisti di grande abilità e grande cuore,
ho voglia di migliorare, ho voglia di imparare meglio. Mi sento, come sempre all'inizio.
Allora sto studiando, e di certo la carta fa una gran differenza....
Questa non è la mia carta ideale: è una carta fatta a mano che ho preso da ArteTre... una carta magnifica, con quei bordi meravigliosi... sottilini e smerlatini... ma non fa per me, mi fa troppo soffrire.
Per raggiungere lo stato di "questo disegno è finito" ci ho messo molto... Poi alla fine ho schizzato tutto, schizzare tutto a volte aiuta, qui mi pareva di avere decisamente esagerato, invece poi con il passare dei giorni ho accettato tutti questi schizzi.
Non dopo aver provato a sbiadirli un po'.... confesso :P
Qui pure ho schizzato, e poi hodovuto prendere la biro rossa.... e aiutarmi con la linea di contorno.
Che è un po' il mio paracadute sempreverde.
Quando mi perdo io piglio uno bello penneriello e mi do dei bei margini rassicuranti.
Da brava control-freak: I margini mi rassicurano.
Ed onestamente avendoli praticati da sempre, sono una cosa che maneggio con una certa sicurezza.
Qui non c'è stato bisogno di ricorrere al tratto... ma il cielo faceva pietà, ho dovuto ricoprirlo con la tempera e mi ci è voluto qualche giorno per abituarmi a questo azzurro quì , avrebbe dovuto esserci una magnifica nuvola a 3 piani, che ho fotografato a Ovindoli... QUANT' ERA BELLA !!!!
Poi non riuscendo a sentirmi a mio agio con questa campitura azzurra e pieatta ho schizzato con tempera bianca, "tanto a Ovindoli presto nevicherà" mi sono detta, no?
Qui volevo ritrarre la rosa canina, si ma già lo sapevo che tutti 'sti rami e tutte ste palline avrebbero messo a durissima prova il mio senso della sintesi....
Quant'era buoona la rosa canina!!!
Camminavo ed a ogni cespuglio me ne smanducavo un po'. Poi ho fatto le foto....
mentre guardavo le foto, e ricordavo... pensavo che avrei potuto farcela a ritrarla in quel modo acquoso e sconvolgente che usano certi acquerellisti inglesi che io ammiro con tutta me stessa....
E invece poi di nuovo ho potuto salvarmi dalla disgregazione solo con il tratto di pennino.
...dopo questi lavori
(e ce ne è tuttora uno che è rimasto bloccato... e non riesco ad amarlo) ho detto, questa carta è un po' faticosa, usiamo il pennino fin dall'inizio.
E quindi ho fatto questo CHEDE' ?
Hah ah ah non si capisce, no.
Mio padre, quella creatura assolutamente incomprensibile e orsissimamente misteriosa, fa delle cose bellissime (di cui la maggiorparte noi non le capiamo perchè sono scritte in un linguaggio di numeri piccolissimi e intricatissimi, matrici, letterine greche, parentesi extragraffe, e dio sa cosa)
Una di queste è la seguente:
Sui davanzali della casa di montagna, mette dei grossi sottovasi pieni d'acqua con delle grosse pietre sopra, per non farli portare via dal vento (e che vento) questo qui, ha un sanpietrino in mezzo.
E sesrvirà assolutamente che io dica quanto sia bella e azzurra l'ombra del sanpietrino che si riverbera nell'acqua che riflette tremula il cielo.... perchè da questo disegno non si vede proprio....
Ecco, queste istallazioni minimali che io vorrei ritrarre fino a riuscire a rendere sulla carta quello che vi vedo, stanno lì affinchè gli uccellini ci vadano a fare il bagno, di solito la mattina.
Osservo il lavoro artisti di grande abilità e grande cuore,
ho voglia di migliorare, ho voglia di imparare meglio. Mi sento, come sempre all'inizio.
Allora sto studiando, e di certo la carta fa una gran differenza....
Questa non è la mia carta ideale: è una carta fatta a mano che ho preso da ArteTre... una carta magnifica, con quei bordi meravigliosi... sottilini e smerlatini... ma non fa per me, mi fa troppo soffrire.
Per raggiungere lo stato di "questo disegno è finito" ci ho messo molto... Poi alla fine ho schizzato tutto, schizzare tutto a volte aiuta, qui mi pareva di avere decisamente esagerato, invece poi con il passare dei giorni ho accettato tutti questi schizzi.
Non dopo aver provato a sbiadirli un po'.... confesso :P
Qui pure ho schizzato, e poi hodovuto prendere la biro rossa.... e aiutarmi con la linea di contorno.
Che è un po' il mio paracadute sempreverde.
Quando mi perdo io piglio uno bello penneriello e mi do dei bei margini rassicuranti.
Da brava control-freak: I margini mi rassicurano.
Ed onestamente avendoli praticati da sempre, sono una cosa che maneggio con una certa sicurezza.
Qui non c'è stato bisogno di ricorrere al tratto... ma il cielo faceva pietà, ho dovuto ricoprirlo con la tempera e mi ci è voluto qualche giorno per abituarmi a questo azzurro quì , avrebbe dovuto esserci una magnifica nuvola a 3 piani, che ho fotografato a Ovindoli... QUANT' ERA BELLA !!!!
Poi non riuscendo a sentirmi a mio agio con questa campitura azzurra e pieatta ho schizzato con tempera bianca, "tanto a Ovindoli presto nevicherà" mi sono detta, no?
Qui volevo ritrarre la rosa canina, si ma già lo sapevo che tutti 'sti rami e tutte ste palline avrebbero messo a durissima prova il mio senso della sintesi....
Quant'era buoona la rosa canina!!!
Camminavo ed a ogni cespuglio me ne smanducavo un po'. Poi ho fatto le foto....
mentre guardavo le foto, e ricordavo... pensavo che avrei potuto farcela a ritrarla in quel modo acquoso e sconvolgente che usano certi acquerellisti inglesi che io ammiro con tutta me stessa....
E invece poi di nuovo ho potuto salvarmi dalla disgregazione solo con il tratto di pennino.
...dopo questi lavori
(e ce ne è tuttora uno che è rimasto bloccato... e non riesco ad amarlo) ho detto, questa carta è un po' faticosa, usiamo il pennino fin dall'inizio.
E quindi ho fatto questo CHEDE' ?
Hah ah ah non si capisce, no.
Mio padre, quella creatura assolutamente incomprensibile e orsissimamente misteriosa, fa delle cose bellissime (di cui la maggiorparte noi non le capiamo perchè sono scritte in un linguaggio di numeri piccolissimi e intricatissimi, matrici, letterine greche, parentesi extragraffe, e dio sa cosa)
Una di queste è la seguente:
Sui davanzali della casa di montagna, mette dei grossi sottovasi pieni d'acqua con delle grosse pietre sopra, per non farli portare via dal vento (e che vento) questo qui, ha un sanpietrino in mezzo.
E sesrvirà assolutamente che io dica quanto sia bella e azzurra l'ombra del sanpietrino che si riverbera nell'acqua che riflette tremula il cielo.... perchè da questo disegno non si vede proprio....
Ecco, queste istallazioni minimali che io vorrei ritrarre fino a riuscire a rendere sulla carta quello che vi vedo, stanno lì affinchè gli uccellini ci vadano a fare il bagno, di solito la mattina.
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