giovedì 27 ottobre 2016

Lady Oscar - Versailles No bara -

Questo è un omaggio a Lady Oscar. E' un regalo che faccio alla mia bambina interiore.
Oddio ero già grandicella quando guardavo Lady Oscar, e allora la disegnavo a memoria meglio di adesso che ho dovuto copiarla dal monitor del computer. E nonostante ciò non è comunque venuta come avrei voluto...non è esattamente lei...

Rivedendo alcune puntate della serie mi sono accorta di quanto quella estetica mi abbia influenzato profondamente.. . e di quanto mi piaccia ancora adesso: con quei voli di colombi, il vento, i fermi immagine nei momenti salienti, le poetiche sublimazioni delle scene più cruente... i tagli di luce in diagonale, i controluce abbaglianti...
Ora  che distinguo gli espedienti che si usano per animare in velocità, riconosco ancora meglio la genialità di certe trovate che ne fanno una serie che mi pare proprio bella, sarò troppo di parte?
Di certo si.

Quante Lady oscar ho disegnato? Tantissime e in tutti i modi...
Credo che ci sia stato un momento in cui io disegnavo solo Lady Oscar e Candy.
E' da quel modo di stilizzare le figure tipico degli anime, che ho imparato a fare le mani, le ombre sui visi... Sapevo disegnare solo in quel modo e ancora adesso, se disegno quando sono stanca  mi scappa un naso di quelli o un ricciolo o  una faccia manga.


...  negli anni mi è capitato diverse volte di cercarla di sfuggita Lady Oscar, al lato di un foglio, chiamandola con la matita, chiamando il suo sguardo gelido, tragico, duro, (e notando che sbagliavo a farla per mancanza di esercizio) però mai mi ero messa a colorarla per bene come facevo da piccola quando disegnavo quasi solo lei.

Lady Oscar poi è tornata nei miei discorsi con lo psicoterapeuta, come simbolo di varie cose come il rapporto con la femminilità, il dovere, il padre, il potere eccetera.

E ricordo anche la me stessa che fra le lacrime ascoltava l'analista dire che un personaggio così estremo deve morire per forza perché è necessaria una mediazione delle posizioni.
Facevo molta fatica ad accettare quelle parole: io amavo profondamente tutto quel patema punto e basta.


Ho fatto questi due disegni in omaggio a tutto l'amore che ho provato per questo personaggio e per la sua tragedia, un amore tale da farne un essere quasi reale per me.
Un essere che evidentemente ha portato tutta la mia drammaticità, quando io non potevo esserne depositaria.
Disegnare Lady Oscar con i mezzi di adesso è stato di grandissimo gusto, potevo sentire distintamente la Marta Piccola affacciata ai miei occhi che gioiva di quelle linee e di quei colori impossibili da realizzare coi pennarelli e le matite.
(...anche se comunque mi è rimasta la voglia di farne una meglio, magari su una carta migliore)

E poi questo è anche un omaggio alla creatrice di questa eroina, Riyoko Ikeda ed a tutti gli artisti che hanno dato vita alla serie Televisiva ( il grandissimo Shingo Araki assieme a Michi Himeno e anche Akio Sugino al character design; direzione delle animazioni e la regia di Tadao Nagahama (per la prima parte della serie) e di Osamu Dezaki), artisti lontanissimi, la cui vicinissima arte mi ha così profondamente formato.


Nessun commento:

Posta un commento