venerdì 13 ottobre 2017

addio treccina

Sono anni che lascio crescere una ciocca di capelli, da un lato  della nuca, con cui ho sempre fatto una treccina.
Quasi ogni settimana ho disfatto e rifatto la treccina, che diventava sempre più lunga e sempre più sottile verso le punte dei capelli, per cui si faceva piccolissima e lentissima da finire.
Oggi era un po' che non la disfacevo per cui si era impicciata seriamente sulla nuca, mentre la impiastricciavo di balsamo, e ne sondavo il grado di annodatura, mi è venuto in mente di tagliarla  e l'ho fatto.
ZAC - morta.
Meglio lei che io.
Ho sentito tristezza e librazione.
Tristezza per un piccolo addio: la treccina era una cosa particolare, quando la gente la vedeva era sempre divertente, chiedevano, la toccavano, specie i bambini; ho anche sentito liberazione, perché non debbo più prendermene cura;
Da ora in poi quando mi pettinerò non dovrò fare più attenzione a non tirare i capelli della treccina.
Sono stata triste e contenta allo stesso tempo.
I due sentimenti si sono annullati in un umore fermo e vuoto.


Mi è rimasto in mano quel serpentello bagnaticcio, la volevo conservare... poi invece l'ho buttata, per non dimenticare di averla avuta ho fatto questo disegno, in fondo se la rivoglio me la faccio ricrescere.

Nessun commento:

Posta un commento